come progettare i propri percorsi?
Per progettare le vostre uscite vi consigliamo di utilizzare il sito Komoot (https://www.komoot.com) che permette, in modo molto simile ad un qualunque navigatore stradale, di calcolare automaticamente un percorso (a piedi, in bici, a cavallo, ecc…) indicando un punto di partenza, un punto di arrivo ed eventuali punti intermedi.
Per ogni percorso (che si può salvare sul sito registrandosi in modo gratuito) il sito fornisce utili indicazioni come: lunghezza, ascesa e discesa totale, tipologia di fondo (pietrisco, terra, asfalto, ecc…), profilo altimetrico, velocità media, durata prevista, grado di difficoltà. Attenzione a questi ultimi 3 aspetti che riteniamo essere un po’ troppo ottimistici per dei ragazzi scout che spesso camminano con scarso allenamento e con zaini molto pesanti (il nostro gruppo aumenta i tempi di percorrenza previsti di un 50%).
Komoot offre anche funzioni classiche da social network (potete seguire o essere seguiti da altri utenti interessati ai vostri percorsi). E’ inoltre presente una comoda app per Android e iOS.
Un altro ottimo sito è ViewRanger (http://my.viewranger.com/) che diversamente da Komoot non offre però funzionalità di tracciatura automatica del percorso.
Se volete mostrare i vostri percorsi con una animazione in 3D un ottimo sito è Relive (https://www.relive.cc/)
come calcolare i tempi di percorrenza di un percorso?
Non esiste un unica metodologia e in rete si trovano formule molto diverse e più o meno accurate. Tanto per citarne alcune:
http://www.girovagando.net/info_utili/tempi.html
Le prime indicazioni trovate in rete, indicavano in circa 3,5/4 Km percorribili a piedi in piano, più 1 ora per ogni 350/400mt di dislivello in salita.
Quindi per salire per 3,5Km (sfiatati come me) e 350mt di dislivello servono 2 ore. Una persona più allenata può fare 4Km e 400mt nello stesso tempo.
Un po’ di teoria (metodo svizzero):
Distanza in km.: d
Dislivello in m.: h
fattore di percorso: K (K = 4 per la salita, 6 per la discesa)
Calcolo tempo in ore = ( d + ( h / 100 ) ) / K
Esempio: 6 Km con dislivello di 1000 m
in salita: (6+10) / 4 = 4 ore
in discesa: (6+10) / 6 = 2,7 ore circa
Un altro metodo, che trovo semplice e per questo geniale, l’ho imparato sul sito dell’amico Nino (UpTheHill).
Il calcolo si basa sul concetto di sforzo equivalente, ovvero i Km complessivi da percorrere sono la somma di:
* I km lineari (in piano)
* I Km di dislivello, calcolando +1Km per ogni 100mt di dislivello in salita
Un esempio chiarisce ogni dubbio:
un percorso di 15 Km lineari + 800 metri di dislivello corrisponde a 23 Km di sforzo equivalente.
Considerando che un buon passo percorre dai 4Km ai 7Km lineari (ognuno di noi ha una propria percorrenza), il calcolo del tempo di cammino diventa presto fatto.
Se il dislivello è importante (oltre i 500/600mt), considerate in discesa circa i 2/3 del tempo impiegato a salire.
C’e’ anche un sito www.ti-sentieri.ch, che permette di tracciare e calcolare un percorso sui sentieri tracciati del Ticino.
Per quanto ci riguarda, il calcolo lo utilizziamo ancora, ma solo per una prima stima.
Da quando utilizziamo il gps (ma si può fare anche con l’orologio), abbiamo calcolato la nostra velocità media, in salita, in discesa, e per un determinato dislivello.
Quindi sapendo quanto strada dovete fare e quale pendenza affrontare, la stima diventa semplice, e soprattutto basata sul vostro passo.
http://www.caifeltre.it/escursionismo-calcolo-dei-tempi-percorrenza-un-sentiero/
Un escursionista mediamente allenato, in un’ora di cammino su facile sentiero, in salita, guadagna in quota circa 350 metri, mentre in discesa si abbassa di circa 500 metri.
Se l’itinerario si svolge a quote superiori ai 2800-3000 metri egli percorre rispettivamente 250-300 metri in salita e 400-450 metri in discesa.
Se il percorso è ondulato o piano e non presenta difficoltà che richiedano particolari attenzioni, il tempo di percorrenza deve fare riferimento ai chilometri percorsi; 3,5-4 km l’ora.
http://www.ledolomitiraccontano.it/tempi-di-percorrenza-dei-sentieri-in-montagna/
Nelle nostre escursioni in montagna spesso ci troviamo al consueto dilemma su quanto tempo sarà necessario per percorrere un certo itinerario, magari senza avere a disposizione i tempi riportati nella tabelle dei segnavia CAI/SAT, o ci troviamo a dover rispondere a qualche altra persona che, ritenendoci più preparati, ci chiede informazioni in merito ai tempi di percorrenza dei vari sentieri. Tale questione potrebbe essere un po’ complicata, in quanto risente molto dalla preparazione di ogni singola persona. Vi sono comunque delle indicazioni utili sui tempi medi di percorrenza, che vedremo qui di seguito. In ogni caso un consiglio personale è quello di prendere nota dei vostri tempi di percorrenza (bastano per iniziare 5/10 itinerari che avete percorso) così da capire quale sia la vostra andatura media: vedrete che non sarà difficile e per contro vi risulterà molto utile nella programmazione delle escursioni future.
Trattandosi di escursioni in montagna è di fondamentale importanza capire il dislivello orario che un escursionista riesce a percorrere: mediamente, ad andatura escursionistica, in 1 ora (1h) si guadagnano 350-400 m di quota. Quindi se l’itinerario che intendo percorrere ha un dislivello complessivo di 800 m dovrò considerare un tempo di 2h/2h15′ per la sola salita. Questo dato, molto semplice da ricordare, nella maggior parte dei casi è di per se sufficiente per individuare abbastanza correttamente i tempi di percorrenza. Tuttavia serve tenere presente alcuni altri punti, per evitare errori che, in alcuni casi, potrebbero essere anche importanti. Il primo è che normalmente consideriamo il dislivello complessivo come la differenza fra la quota di partenza ed il punto più alto della nostra escursione: se questo è vero nella maggior parte dei casi, devo considerare che se un percorso è caratterizzato da molti ‘sali e scendi’, come sono spesso gli itinerari nelle nostre Prealpi, o se vi sono importanti discese ad interrompere la salita verso la nostra meta, devo sommare tutti i dislivelli parziali per poter capire quale sia l’effettivo dislivello complessivo. Altro fattore da tenere in considerazione è lo sviluppo complessivo del nostro itinerario: solitamente come detto impieghiamo 1h per percorrere 400 m di quota, ma se il nostro itinerario ha una pendenza molto debole e si sviluppa per molti chilometri dovrò considerare un tempo di percorrenza maggiore. Mediamente a piedi si percorrono 4 km lineari in 1h, e se normalmente tale dato può essere trascurato in montagna (in quanto considero il dislivello medio percorso) devo tenerne conto nel momento in cui pianifico un percorso con un notevole sviluppo. Dovrò quindi sommare al tempo di salita derivante dal calcolo del dislivello il tempo che impiego a percorre la distanza lineare. Con un esempio cerchiamo di chiarire: se immagino di percorrere un itinerario con 1000 m di dislivello ma con uno sviluppo di 10 km non è sufficiente considerare il tempo di 2h30′ (1000 m dislivello / 400 m di salita che percorro in 1h=2h30′), ma visto il notevole sviluppo dovrò sommare il tempo di 2h30′ (10 km distanza lineare / 4 km orari in piano = 2h30′), così da ottenere complessivamente il tempo di 5h. Mediante questo ultimo metodo, di semplice calcolo e che trovate indicato in molti testi o pagine internet, si arriva in genere a sovrastimare il reale tempo di percorrenza (cosa che non è sempre così male, sicuramente meglio di sottostimare).
Un metodo alternativo è quello che si basa sul concetto di ‘sforzo equivalente’, ovvero si considera che i km da percorrere derivano da gli effettivi km lineari (in piano) a cui si sommano dei km ‘equivalenti’, derivanti dal considerare di dover percorrere 1 km in più ogni 100 m di dislivello in salita. Nell’esempio sopra riportato, con questo metodo, risulterebbero 10 km + 8 km ‘equivalenti’ (essendo 800 m di dislivello) = 18 km; considerando sempre la media di 4 km orari il tempo complessivo che risulta è di 4h30′. Questo metodo, seppur un po’ più complicato, in genere arriva ad un valore più corretto. Serve anche considerare che nel programmare escursioni con notevole dislivello, in genere superiore ai 1000/1200 m in salita (quindi superiore alle 3h in salita), difficilmente riusciremo a tenere una velocità di salita costante, in quanto a causa della stanchezza il nostro passo rallenterà, seppur di poco, e quindi dovrò tenerne conto (magari considerando non più 400 m di dislivello/ora ma 300/350 m). Naturalmente tutti i tempi riportati si considerano soste escluse e, non ultimo, si deve considerare anche il tempo di rientro: mediamente nel ritorno (in discesa quindi) potete considerare che con un’andatura normale saranno necessari circa i 2/3 del tempo di salita, un po’ meno se si percorrono le discese ad un’andatura elevata.
Riassumendo le indicazioni che vi ho sopra riportato possono essere un valido aiuto in fase di pianificazione, ma come detto vi risulterà molto più utile capire la vostra velocità di percorrenza media sulla base delle escursioni effettuate in passato. Molto poi dipenderà anche da cosa volete fare nella vostra escursione: io stesso passo da superare i 1000 m di dislivello orario in salita quando esco per un trail fino a non arrivare a 300m di dislivello orario se esco per un’escursione fotografica!
http://sundaytrekker.blogspot.com/2014/03/un-po-di-teoria-tempi-di-percorrenza.html
Questi tempi sono funzione di alcune variabili:
Lunghezza del percorso,
Dislivello (indica quanta salita e quanta discesa ci aspetta nella nostra escursione),
Tipologia del terreno ( ovvero se dovremo attraversare un bosco, un prato, una pietraia o il fianco scosceso di una montagna),
Altitudine.
L’incrocio di queste variabili fornirà quindi un’indicazione di massima dei tempi di percorrenza: nei tratti di marcia in pianura si percorrono mediamente sui 5-7 km all’ora, in montagna questa media si abbassa a circa 3-4 km/h, e in taluni casi può scendere ancor più drasticamente a 1-2 km, a seconda delle difficoltà del percorso e del terreno.
Già questi valori potrebbero dare una tempistica di massima, ma noi non ci accontentiamo.
Esistono altri metodi che possono essere utilizzati per calcolare questi tempi.
Il primo che andiamo a vedere è il metodo dello sforzo equivalente. Lo sforzo equivalente è la somma dei chilometri lineari del percorso, più il dislivello trasformato in chilometri lineari. Di conseguenza un percorso di 15 km lineari + 800 metri di dislivello corrisponde a 23 km di sforzo equivalente.
Il secondo metodo è il cosiddetto metodo svizzero. Chiamiamo d la distanza in chilometri, h il dislivello in metri e K il fattore di percorso. Quest’ultimo valore è una costante ed è uguale a 4 per il percorso in salita e a 6 per il percorso in discesa. La formula per calcolare il tempo di percorrenza espresso in ore è quindi:
Per fare un esempio prendiamo un percorso di 6 km con un dislivello di 1000 m.
In fase ascendente ci impiegheremo (6+(1000/100))/4= 4 ore, mentre per la fase discendente dovremo camminare per (6+(1000/100))/6= 2,7 ore.
Personalmente noi utilizziamo questi calcoli a livello di stima e abbiamo visto che i tempi effettivi di percorrenza sono assolutamente vicini a questi valori.
Ma una cosa da tenere ben presente è che in montagna non si va solo per andare da un punto A ad un punto B in un tempo t ad una velocità v percorrendo uno spazio s. Noi in montagna andiamo soprattutto per il piacere di farlo, per l’ambiente, per fare foto, per ridere, parlare e scherzare.
https://www.avventurosamente.it/xf/threads/calcolo-dislivelli-e-tempi-di-percorrenza.40034/
15′ per ogni 100mt di dislivello + 15′ per ogni Km da percorrere
Su un percorso pianeggiante un escursionista raggiunge una velocità media di 4,2 km/ora; in salita la velocità diminuisce, in discesa aumenta.
Regola per calcolare il tempo di marcia (pause escluse)
In salita ca. ¼ d’ora per chilometro e 100 metri di dislivello
In discesa ¼ d’ora per 200 metri di dislivello